C’era una
volta una ridente cittadina adagiata sul fondo di una vallata, circondata da
vette innevate e
attraversata da un fiume tortuoso. Innsbruck era il suo nome, dal tedesco ponte sull’Inn.
Un idillio
quattro stagioni per gli affezionati della montagna, che qui possono darsi al
pendolarismo, o meglio penzolarismo,
da una vetta all’altra nei mesi freddi e da un percorso montano all’altro in quelli
caldi, godendo di giorno della quiete che regna in quota e assaporando di sera
la piacevole confusione del centro città. Il tutto a costi nel complesso
moderati.
Il turista
ad Innsbruck si trova, infatti, a poter scegliere fra pensioni, alberghi e ristoranti
delle più svariate categorie e fasce di prezzo. E la qualità non è sempre
scarsa come si potrebbe pensare. Tirolese sì, scarsa no.
L’aspetto
pecuniario non è però così idilliaco per chi tra queste montagne ha messo
radici più o meno profonde. Il costo
della vita per il cittadino innsbruckiano assume non di rado sfumature da
salasso.
Innsbruck è
niente po’ po’ di meno che la città più cara su tutto (non che ce ne sia molto)
il territorio austriaco, superando persino i prezzi della capitale, Vienna.
Non sono le
fantasie al sapore di birra di un’italiana temporaneamente emigrata, bensì i
dati che emergono dalle indagini statistiche locali e, dopo due anni e mezzo in
quel del Tirolo, posso confermarne la veridicità.
I tirolesi
vengono pagati in media 200€ al mese in meno dei loro connazionali viennesi,
nonostante debbano far fronte a spese molto più alte di quelle della capitale.
I conti in
tasca ai tirolesi sono presto fatti.
Parliamo di affitti, tema a me attualmente molto caro.
Parliamo di affitti, tema a me attualmente molto caro.
Un appartamento
di 45 m² in centro città non costa meno di 700€ al mese, ai quali si aggiungono
poi i costi per internet, satellite, telefono ed eventualmente il sovrapprezzo
per il riscaldamento, che, in una città dove nevica persino a settembre, non è
proprio irrisorio. Se si considera poi che questi 45 m² sono in condivisione e i due
coinquilini, entrambi studenti e senza reddito fisso, pagano c.a. 350€ al mese
a testa per una camera da letto singola e bagno e cucina condivisi, ecco che il
quadro si incupisce.
Non costa meno significa che questo
prezzo viene considerato addirittura economico per gli standard di Innsbruck,
dove lo studente medio che voglia vivere in centro deve mettere in conto un
minimo di 350/400€ al mese in appartamenti spesso condivisi da tre a sette
studenti. I prezzi fuori dal centro scendono, ma non di molto, la media è
sempre 300/350€ e gli appartamenti non sono sempre di buona qualità.
Se poi si
cerca un appartamento singolo a prezzo contenuto, si può trovare per c.a.
500/600€ una mini abitazione con letto singolo, bagno, cucinino, tavolo e
scrivania compressi in 25 m². La soluzione ideale per gli studenti esigenti e
riservati, che possano permettersi di pagare 500/600€ al mese di affitto. Se fossero
a Vienna, potrebbero investire la stessa somma in un appartamento singolo di
c.a. 50 m².
Anche i
prezzi di generi alimentari, benzina, mezzi di trasporto e prodotti di uso
quotidiano (cosmetici, detersivi etc.) risultano più alti della media in
Austria, ma anche in Germania.
Un esempio
clamoroso sono i cosmetici di marca (creme per viso e corpo, gel struccanti,
contorno occhi, etc.), che ad un’ora di macchina da Innsbruck, nella vicina
Germania, costano in media ben 7€ in meno a parità di contenuto!
Se non
altro, quando si esce, si può farlo orientandosi in base alle proprie tasche e
ci sono addirittura locali dove non si viene fulminati con lo sguardo se si
ordina solo un bicchier d’acqua. Un punto a favore per Innsbruck, che, per le
sue dimensioni di paesino di provincia camuffato da città, offre divertimenti
per tutti i gusti.
L’ultima
delle dolenti note riguarda lo shopping. Forse un vestito rischia di costarvi
più di un affitto e, diciamocelo, l’Austria non è proprio famosa per la sua
moda. È piacevole passeggiare lungo la Maria-Theresien-Straße, zona pedonale
disseminata di negozi, bar e supermercati, ed osservarne le numerose vetrine,
ma i prezzi risultano eccessivi per uno stile spesso superato o snob d’altri
tempi.
Niente male,
però, il negozio Miss Sixty ed i numerosi negozi di scarpe (Stiefelskönig,
Salamander, Humanic) oltre al Kaufhaus Tyrol, dove potete trovare dal negozio
H&M alla boutique chic e persino supermercati ben forniti ed
elettrodomestici.
Allontanandosi
poi dal centro e lasciandosi indirizzare dalle dritte dei locali, si incappa
anche in qualche boutique all’italiana, ma anche qui salasso ci cova.
Non è tutto
oro quel che luccica, insomma, ma basta passare un weekend soleggiato nel
capoluogo tirolese, in qualunque stagione, per rendersi conto del perché così
tanta gente scelga di farne la propria dimora nonostante fatture e scontrini
incombano come nubi all’orizzonte sulle loro coronarie.
Una giornata
di sole e cielo limpido ad Innsbruck significa trovarsi trasportati all’interno
di un paesaggio senza tempo dipinto su tela, che spinge anche i più pavidi a
sfilare il piumino in pieno inverno per godere appieno del calore del sole.
Non proprio
una città a misura di studente, Innsbruck, ma sicuramente a misura di turista e
una meta imperdibile per gli amanti della montagna e della natura.
Mi sembra una recensione scritta bene, eppure mi sembra che per quanto riguarda i prezzi e costi della vita lei si sbagli, in vista che in Europa (parliamo di citta' come Parigi, Lione, Monaco, Berlino, Madrid, Barcellona e perfino Milano, Roma e Firenze i prezzi sono esattamente uguali, di conseguenza si consideri il prezzo normale o medio e non come definito da lei "molto caro".
RispondiEliminaGià sapevo che Innsbruck era caro però vorrei sapere se nelle periferie di Innsbruck oppure nel resto del Tirolo,ad esempio,Matrei am Brenner o Gries am Brenner sono cari come nel centro di Innsbruck o hanno un tenore di vita più basso? Grazie
RispondiEliminaBeh devo dire che vivere ad Innsbruck sicuramente ha i suoi vantaggi, io vivo a Pisa e non e certo economica, per quel che riguarda affitto Pisa 38 mq 530,00 centro quindi siamo li, non sono d´accordo sul la spesa alimentare che io la trovo pari pari a quella in Italia, certo ci sono cose che costano di piu´tipo i trasporti, ma aveta mai usato quei trasporti: PUNTUALISSIMI; puliti e ben funzionanti, se si paga di piu´e i servizi funzionano, perche´ci si lamenta. Per lavoro sono ad Innsbruck ogni 2 settimane e quindi posso dire che non spendo piu´che a Pisa.
RispondiElimina