martedì 10 settembre 2013

Tradizioni studentesche: Vorglühen

Agli occhi di un turista, la vita notturna ad Innsbruck potrebbe apparire monotona, soprattutto nella stagione invernale: strade e piazze deserte, immerse nel silenzio, sulle quali si passeggia nel disperato tentativo di digerire una cena probabilmente troppo pesante per un qualunque stomaco italiano, ammirando le vetrine che, se non altro per i prezzi, ricordano quelle di Cannes; nessun locale in vista popolato da gioventù teutonica; niente schiamazzi o ubriachi molesti lungo il cammino.

Ma mentre i turisti, ignari, passano la serata al gelo, i giovani ad Innsbruck restano in casa a riscaldarsi con i loro alcolici preferiti, prima di uscire dopo la mezzanotte per dare inizio alla festa!

Questo rituale, molto diffuso fra gli studenti (ovviamente, io ne ho solo sentito parlare da terzi), viene definito vorglühen, ovvero letteralmente riscaldarsi in anticipo. E non potrebbe essere più azzeccato, perché vi assicuro che, dopo qualche bicchiere di rum e grappa, si ha l'impressione di trovarsi nel sud della Spagna e ci si getta spavaldi con una maglietta ed un piumino leggeri nelle notti innevate di Innsbruck.
E' poi il nostro corpo a ricordarci, il giorno dopo la festa, che non siamo nel sud della Spagna, bensì nel cuore delle Alpi.

Disturbi intestinali, colpi d’aria e sbornia a parte, le notti ad Innsbruck non hanno nulla di noioso! I giovani escono spesso, sia in settimana che nei weekend, i locali più gettonati sono Aftershave, Hofgarten, Stadtcafè, La Copa, Moustache, dove si balla, si scherza, si beve e ci si diverte con gli amici…ma spesso non si bevono alcolici (la birra in Austria non conta come alcolico, bensì come bene di prima necessità).

C'è, infatti, un altro buon motivo che giustifica il Vorglühen studentesco, e cioè che l'alcool nei locali è molto caro, così i ragazzi preferiscono ordinare una minerale o un succo, nei quali verseranno poi i loro alcolici preferiti da una fiaschetta infilata accuratamente in una delle tasche.


Se pensavate che una città come Innsbruck fosse un mortorio, vi informo con piacere che non potreste essere più lontani dal vero!

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