sabato 14 settembre 2013

Vivere a Innsbruck: costo della vita

C’era una volta una ridente cittadina adagiata sul fondo di una vallata, circondata da vette innevate e
attraversata da un fiume tortuoso.  Innsbruck era il suo nome, dal tedesco ponte sull’Inn.

Un idillio quattro stagioni per gli affezionati della montagna, che qui possono darsi al pendolarismo, o meglio penzolarismo, da una vetta all’altra nei mesi freddi e da un percorso montano all’altro in quelli caldi, godendo di giorno della quiete che regna in quota e assaporando di sera la piacevole confusione del centro città. Il tutto a costi nel complesso moderati.
Il turista ad Innsbruck si trova, infatti, a poter scegliere fra pensioni, alberghi e ristoranti delle più svariate categorie e fasce di prezzo. E la qualità non è sempre scarsa come si potrebbe pensare. Tirolese sì, scarsa no.

L’aspetto pecuniario non è però così idilliaco per chi tra queste montagne ha messo radici più o  meno profonde. Il costo della vita per il cittadino innsbruckiano assume non di rado sfumature da salasso.
Innsbruck è niente po’ po’ di meno che la città più cara su tutto (non che ce ne sia molto) il territorio austriaco, superando persino i prezzi della capitale, Vienna.
Non sono le fantasie al sapore di birra di un’italiana temporaneamente emigrata, bensì i dati che emergono dalle indagini statistiche locali e, dopo due anni e mezzo in quel del Tirolo, posso confermarne la veridicità.

I tirolesi vengono pagati in media 200€ al mese in meno dei loro connazionali viennesi, nonostante debbano far fronte a spese molto più alte di quelle della capitale.

I conti in tasca ai tirolesi sono presto fatti.
Parliamo di affitti, tema a me attualmente molto caro.
Un appartamento di 45 m² in centro città non costa meno di 700€ al mese, ai quali si aggiungono poi i costi per internet, satellite, telefono ed eventualmente il sovrapprezzo per il riscaldamento, che, in una città dove nevica persino a settembre, non è proprio irrisorio. Se si considera poi che questi  45 m² sono in condivisione e i due coinquilini, entrambi studenti e senza reddito fisso, pagano c.a. 350€ al mese a testa per una camera da letto singola e bagno e cucina condivisi, ecco che il quadro si incupisce.
Non costa meno significa che questo prezzo viene considerato addirittura economico per gli standard di Innsbruck, dove lo studente medio che voglia vivere in centro deve mettere in conto un minimo di 350/400€ al mese in appartamenti spesso condivisi da tre a sette studenti. I prezzi fuori dal centro scendono, ma non di molto, la media è sempre 300/350€ e gli appartamenti non sono sempre di buona qualità.
Se poi si cerca un appartamento singolo a prezzo contenuto, si può trovare per c.a. 500/600€ una mini abitazione con letto singolo, bagno, cucinino, tavolo e scrivania compressi in 25 m². La soluzione ideale per gli studenti esigenti e riservati, che possano permettersi di pagare 500/600€ al mese di affitto. Se fossero a Vienna, potrebbero investire la stessa somma in un appartamento singolo di c.a. 50 m².  

Anche i prezzi di generi alimentari, benzina, mezzi di trasporto e prodotti di uso quotidiano (cosmetici, detersivi etc.) risultano più alti della media in Austria, ma anche in Germania.
Un esempio clamoroso sono i cosmetici di marca (creme per viso e corpo, gel struccanti, contorno occhi, etc.), che ad un’ora di macchina da Innsbruck, nella vicina Germania, costano in media ben 7€ in meno a parità di contenuto!

Se non altro, quando si esce, si può farlo orientandosi in base alle proprie tasche e ci sono addirittura locali dove non si viene fulminati con lo sguardo se si ordina solo un bicchier d’acqua. Un punto a favore per Innsbruck, che, per le sue dimensioni di paesino di provincia camuffato da città, offre divertimenti per tutti i gusti.

L’ultima delle dolenti note riguarda lo shopping. Forse un vestito rischia di costarvi più di un affitto e, diciamocelo, l’Austria non è proprio famosa per la sua moda. È piacevole passeggiare lungo la Maria-Theresien-Straße, zona pedonale disseminata di negozi, bar e supermercati, ed osservarne le numerose vetrine, ma i prezzi risultano eccessivi per uno stile spesso superato o snob d’altri tempi.
Niente male, però, il negozio Miss Sixty ed i numerosi negozi di scarpe (Stiefelskönig, Salamander, Humanic) oltre al Kaufhaus Tyrol, dove potete trovare dal negozio H&M alla boutique chic e persino supermercati ben forniti ed elettrodomestici.
Allontanandosi poi dal centro e lasciandosi indirizzare dalle dritte dei locali, si incappa anche in qualche boutique all’italiana, ma anche qui salasso ci cova.

Non è tutto oro quel che luccica, insomma, ma basta passare un weekend soleggiato nel capoluogo tirolese, in qualunque stagione, per rendersi conto del perché così tanta gente scelga di farne la propria dimora nonostante fatture e scontrini incombano come nubi all’orizzonte sulle loro coronarie.
Una giornata di sole e cielo limpido ad Innsbruck significa trovarsi trasportati all’interno di un paesaggio senza tempo dipinto su tela, che spinge anche i più pavidi a sfilare il piumino in pieno inverno per godere appieno del calore del sole. 

Non proprio una città a misura di studente, Innsbruck, ma sicuramente a misura di turista e una meta imperdibile per gli amanti della montagna e della natura.

martedì 10 settembre 2013

Tradizioni studentesche: Vorglühen

Agli occhi di un turista, la vita notturna ad Innsbruck potrebbe apparire monotona, soprattutto nella stagione invernale: strade e piazze deserte, immerse nel silenzio, sulle quali si passeggia nel disperato tentativo di digerire una cena probabilmente troppo pesante per un qualunque stomaco italiano, ammirando le vetrine che, se non altro per i prezzi, ricordano quelle di Cannes; nessun locale in vista popolato da gioventù teutonica; niente schiamazzi o ubriachi molesti lungo il cammino.

Ma mentre i turisti, ignari, passano la serata al gelo, i giovani ad Innsbruck restano in casa a riscaldarsi con i loro alcolici preferiti, prima di uscire dopo la mezzanotte per dare inizio alla festa!

Questo rituale, molto diffuso fra gli studenti (ovviamente, io ne ho solo sentito parlare da terzi), viene definito vorglühen, ovvero letteralmente riscaldarsi in anticipo. E non potrebbe essere più azzeccato, perché vi assicuro che, dopo qualche bicchiere di rum e grappa, si ha l'impressione di trovarsi nel sud della Spagna e ci si getta spavaldi con una maglietta ed un piumino leggeri nelle notti innevate di Innsbruck.
E' poi il nostro corpo a ricordarci, il giorno dopo la festa, che non siamo nel sud della Spagna, bensì nel cuore delle Alpi.

Disturbi intestinali, colpi d’aria e sbornia a parte, le notti ad Innsbruck non hanno nulla di noioso! I giovani escono spesso, sia in settimana che nei weekend, i locali più gettonati sono Aftershave, Hofgarten, Stadtcafè, La Copa, Moustache, dove si balla, si scherza, si beve e ci si diverte con gli amici…ma spesso non si bevono alcolici (la birra in Austria non conta come alcolico, bensì come bene di prima necessità).

C'è, infatti, un altro buon motivo che giustifica il Vorglühen studentesco, e cioè che l'alcool nei locali è molto caro, così i ragazzi preferiscono ordinare una minerale o un succo, nei quali verseranno poi i loro alcolici preferiti da una fiaschetta infilata accuratamente in una delle tasche.


Se pensavate che una città come Innsbruck fosse un mortorio, vi informo con piacere che non potreste essere più lontani dal vero!